Campi elettromagnetici

Il Comune di Firenze ha compiti di pianificazione, autorizzazione e controllo in materia di infrastrutture di comunicazione elettronica per impianti radioelettrici (in particolare per gli impianti "stazioni radio base" delle antenne a servizio dei cellulari).

Per realizzare un impianto per la telefonia, i gestori titolari della concessione ministeriale per lo sfruttamento delle relative frequenze, devono richiedere l'autorizzazione alla Direzione Ambiente del Comune di Firenze, che li autorizza secondo le procedure previste dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche.

Nella procedura hanno particolare importanza:

  • il parere dell'ARPAT per le problematiche ambientali
  • il parere della Direzione Urbanistica per la verifica di compatibilità dell'intervento con gli strumenti edilizi e urbanistici (es. Piano Strutturale)
  • il parere della Soprintendenza, nel caso in cui l'intervento sia previsto in area vincolata (beni artistici, paesaggio, ecc.)


Per modifiche a impianti esistenti è prevista invece la presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).

La legge n. 36 del 22 febbraio 2001 determina i limiti di esposizione, valori di attenzione e gli obiettivi di qualità. La competenza è esclusiva dello Stato e Regioni e Comuni non possono quindi intervenire in questa materia.
I limiti stabiliti dalla norma italiana sono molto cautelativi: i valori raccomandati dalla Commissione Europea sono 10 volte superiori rispetto ai valori italiani di 6 V/m.
ARPAT e Comune di Firenze poi, nel caso di impianti che da progetto risultino con valori superiori ai 3 V/m (quindi la metà del limite di legge), prescrivono al gestore l'obbligo del collaudo per verificare che quanto progettato risponda precisamente a quanto realizzato.

Il controllo è affidato all'ARPAT che

  • esamina il progetto di ogni stazione prima che venga realizzata o modificata
  • valuta il collaudo degli impianti più critici, dopo la realizzazione delle stazioni
  • organizza le misure di controllo con i propri tecnici


Per valutare il progetto di una nuova stazione e garantire che la somma degli effetti con gli impianti vicini non crei un'esposizione pericolosa, ARPAT fa una simulazione del campo elettromagnetico prodotto da tutte le stazioni presenti nella zona circostante (sia esistenti, che autorizzate e da realizzare) ipotizzando, per cautela, che tutti gli impianti funzionino contemporaneamente e alla massima potenza.
Il programma di simulazione calcola il campo elettrico sulle facciate e le coperture di tutti gli edifici e, nel caso in cui emerga un superamento dei limiti di legge, la realizzazione della stazione non viene autorizzata.

Per quanto riguarda il controllo successivo alla realizzazione dell'impianto, il Comune può chiedere ad ARPAT l'attività di misurazione di verifica del rispetto dei limiti. Sulla base delle richieste che arrivano dal Comune, ARPAT svolge controlli a campione sugli impianti, all'insaputa del gestore. Alcuni impianti vengono tenuti sotto controllo con centraline di monitoraggio per diverse settimane.

Per avere informazioni su antenne di telefonia (già installate o con procedure in corso) oppure inoltrare esposti e segnalazioni per inquinamento elettromagnetico, è possibile consultare la scheda del servizio.

Scroll to top of the page