Qualità dell’aria. Divieto di bruciare i residui vegetali

Dal 1 ottobre 2020 al 31 marzo 2021 è vietato bruciare all’aperto, e su tutto il territorio comunale, i residui organici vegetali (Ordinanza sindacale n. 1006/2007). Dal 20 al 31 marzo anche su tutto il territorio regionale.

Il divieto, disciplinato dall'Ordinanza del Sindaco n. 1006/2007, è finalizzato a contenere le emissioni di particolato (PM10) e di altri inquinanti derivanti dalla combustione all'aperto di qualsiasi tipologia di residui organici vegetali, nel periodo che decorre dal 1 ottobre al 31 marzo dell'anno successivo.
In tale periodo infatti le condizioni meteorologiche accentuano il ristagno delle emissioni inquinanti, che peraltro durante la stagione fredda aumentano notevolmente in conseguenza della combustione di biomasse per il riscaldamento domestico, aumentando di conseguenza la concentrazione dei polveri sottili e di altri inquinanti dannosi per la nostra salute.
Si invita pertanto tutta la popolazione a collaborare per ridurre i livelli di inquinamento, rispettando il divieto e segnalando eventuali trasgressioni agli organismi ispettivi della Polizia Municipale. Si ricorda  che i trasgressori saranno puniti ai sensi dell’art. 71 del Regolamento di Polizia Municipale e ai sensi dell’art. 7 bis del D.Lgs. n. 267/2000 con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 25,00 a euro 500,00.

Su disposizione della Regione Toscana il divieto di abbruciamento sull'intero territorio regionale è emanato dal 20 al 31 marzo.

 

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