La campagna del Comune, in collaborazione con le associazioni della Consulta degli animali, per proteggere gli animali dai botti di Capodanno e disincentivare il lancio dei petardi in città
La campagna informativa invita tutti a prestare attenzione agli animali che soffrono particolarmente per l’inquinamento acustico legato ai botti di Capodanno. Per questo, oltre al divieto di uso dei petardi nelle aree pubbliche, previsto dall’ordinanza del sindaco, l'appello rivolto ai cittadini ricorda anche di non utilizzare botti e petardi nelle aree private aperte, come pertinenze e giardini, per proteggere i nostri animali da un’usanza che causa loro molta sofferenza e inquina l’aria
Regole e consigli per proteggere gli animali
- Tienili il più possibile lontano dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi. Non lanciare botti e petardi, sono dannosi per l'uomo, l'ambiente e gli animali.
- Non lasciarli soli, potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi. Stai loro vicino, mostra tranquillità e cerca di distrarli.
- Non lasciarli in giardino. Tienili in casa o in un luogo protetto per scongiurare il pericolo di fuga.
- Tieni alto il volume di radio e televisione chiudendo le finestre e le persiane.
- Lascia che si rifugino dove preferiscono, anche se si tratta di luoghi che normalmente sono loro 'vietati’.
- Durante le passeggiate tienili al guinzaglio per evitare fughe dettate dalla paura.
- Falli visitare da un veterinario comportamentalista affinché valuti la possibilità di una terapia di supporto.
- Evita soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti, alcuni sono controindicati e fanno aumentare lo stato fobico.
- I rumori dei botti possono essere dannosi per i nostri amici a quattro zampe: diffondi l’informazione e aiuta a sensibilizzare l’opinione pubblica, soprattutto i bambini.
È necessario inoltre ricordare che i botti spaventano anche gli uccelli selvatici che riposano sugli alberi e nelle siepi: è bene evitare di esplodere botti in prossimità di giardini o zone alberate e comunque ridurne l’impiego.