Approvato il Piano del verde e degli spazi aperti del Comune di Firenze
Firenze è fra le prime città in Italia a dotarsi di un Piano Del Verde degli Spazi Aperti, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 11 del 3 marzo 2025.
Con questo strumento, collegato al Piano Operativo e recentemente approvato dal Consiglio dopo il passaggio in giunta e nei consigli di quartiere, Firenze adotta strategie e strumenti per adattarsi ai cambiamenti climatici e mitigarne gli effetti; puntando ad essere fra le prime città d’Italia ad impostare una serie di strategie congiunte che si ispirano al principio 3-30-300: 3 alberi visibili da ogni finestra, il 30% di copertura verde e 300 metri al massimo tra casa e lo spazio verde più vicino.
L'obiettivo è rendere Firenze sostenibile, resiliente e vivibile per le generazioni presenti e future anche di fronte al cambiamento del clima di cui già si stanno vedendo gli effetti.
IL PIANO DEL VERDE E DEGLI SPAZI APERTI
In oltre 250 pagine il Piano analizza e fotografa la situazione attuale della città, dalle caratteristiche ambientali e climatiche, alla temperatura media fino alle piogge e alla loro evoluzione nel tempo, passando dalla disponibilità di aree per mettere a dimora alberi in giardini, strade, piazze o parcheggi. Il risultato è il quadro attuale dell’ecosistema cittadino e delle sue maggiori criticità, con l’individuazione degli obiettivi di tutela e trasformazione del verde, delle strategie di azione per un cambiamento sostenibile e concreto della vivibilità cittadina.
Il Piano, che è stato chiamato Iris in nome del fiore simbolo della città di Firenze, si occupa di tutti gli spazi aperti e non solo del verde urbano (pubblico o privato) promuovendo una trasformazione green delle aree pubbliche.
I dati
Sono stati analizzati i cambiamenti del clima nel corso del tempo con alcuni indici usati comunemente in climatologia, dai quali emergono evidenti tendenze al riscaldamento del clima nell’area fiorentina. È stata registrata ad esempio una temperatura media annuale del ventennio 2001-2020 più alta di 1,4 gradi rispetto a quella registrata fra il 1878–1918. Anche il freddo è cambiato: i giorni di gelo sono scesi da 270 medi in 10 anni fino agli anni ’40 ai circa 100 medi del decennio 2011 – 2020. Sono aumentati i giorni di caldo (temperatura superiore ai 34 gradi) passati dai 50 medi in dieci anni registrati fino agli anni ‘20 agli oltre 200 medi in dieci anni degli anni 2000 fino a superare i 400 giorni caldi medi nel decennio 2011-2020. Sulla base dei dati storici raccolti nel Piano si nota anche l’aumento dei fenomeni temporaleschi ma con una minore disponibilità idrica (perché le piogge sono più forti e concentrate in pochi giorni).
Sulla base dei dati raccolti che mettono in risalto l’evidente riscaldamento della città, l’aumento dei fenomeni temporaleschi estremi e la minore disponibilità idrica, sono state evidenziate le aree con le maggiori criticità e la loro densità abitativa, informazioni importanti per poter definire le priorità di intervento.
Il territorio fiorentino, con le sue tipologie di spazi aperti, ha un patrimonio verde di 922,3 ettari di cui 189 sottoposti a vincolo storico e con ben 875 ettari di competenza dell’amministrazione comunale, con meno verde a disposizione degli abitanti nel Quartiere 1 e nel Quartiere 5.
L’azione del Piano del Verde
Il Piano evidenzia la necessità generale di recuperare ogni spazio disponibile per realizzare “infrastrutture verdi” e arricchire il tessuto urbano di elementi naturali, recuperando vivibilità. In primo luogo, prevede nuovi alberi con funzione di ombreggiamento specialmente lungo strade e parcheggi (oltre arbusti, cespugli e prati), nuovi spazi verdi anche di dimensioni ridotte, soluzioni basate sulla natura (desigillatura e depavimentazioni, rain garden e trincee drenanti, pareti e tetti verdi).
Piccoli e grandi interventi per portare in 5 anni 50.000 nuovi alberi e arbusti, 20 nuovi spazi verdi vicino casa, 50 nuove aree gioco, 10 piazze verdi, 10.000 mq di superfici rese permeabili. Saranno realizzati anche interventi che sembrano piccoli ma aiutano il clima e l’ambiente in maniera sostanziale, come i poket garden, tiny forest, aree giochi inclusive per rendere gli spazi più vivibili.