Economia civile

Il Distretto dell'Economia civile è un ecosistema territoriale finalizzato a favorire tutte le sinergie possibili verso lo sviluppo sostenibile tra diversi attori presenti in una comunità (imprese profit, terzo settore, cittadini, enti pubblici, agenzie formative), promuovendo innovazione civica, sociale, economica, ambientale e organizzativa.
Attraverso un sistema di governance orizzontale, nel Distretto si condividono analisi, progetti, iniziative e risorse per abilitare il potenziale relazionale inutilizzato del tessuto sociale di un territorio.

Gli ambiti di lavoro

 

  • Innovazione civica (nuove forme di collaborazione dei cittadini, delle imprese e del no profit con l'Amministrazione Pubblica e dell'Amministrazione pubblica con i cittadini);
  • innovazione sociale (nuove forme di interventi che siano sociali non solo nei risultati ma anche e soprattutto nella fase della costruzione della risposta e quindi nel processo nel suo insieme);
  • innovazione economica (nuovi paradigmi di gestione economica basati sull'etica e sull'economi civile);
  • innovazione ambientale (nuove forme di soluzione alle problematiche socioambientali, alla sostenibilità del territorio, alla qualità della vita, ecc);
  • innovazione organizzativa (nuove forme di sviluppo di organizzazioni sempre più capaci di esprimere la parte “civile”, centrata sul paradigma della sostenibilità (ambientale, sociale ed economica), che mette al centro il benessere delle persone, la qualità della vita, i diritti umani, la tutela della natura e non la massimizzazione del profitto.

Un’economia in cui agiscono, sullo stesso piano, secondo principi di sussidiarietà, partecipazione e reciprocità, istituzioni, imprese, associazioni e cittadini.

 

Con Deliberazione di Giunta (497 del 2022) è stato dato avvio al pecorso per la costituzione del Distretto dell’Economia Civile per la città resiliente e collaborativa

Le Murate, sala Ketty La Rocca 17:30-19:30

Il primo incontro è iniziato con gli interventi di Legambiente Toscana e del Comune di Firenze, volti ad inquadrare:
lo sviluppo di Distretti di EC come strumento di transizione ecologica; le motivazioni amministrative e funzionali che sottendono alla decisione di ampliare e di rafforzare la rete di soggetti del TS tenuta insieme dall’Ufficio
Sostenibilità, nell’ottica della creazione di un Coordinamento operativo di un Distretto di EC.
Si è poi passati a far esprimere la platea su quale fosse la percezione delle difficoltà e dei punti di forza, immaginando il cammino per l’attivazione concreta di un Distretto di Economia Civile del Comune di Firenze e
conducendo una analisi SWOT.

Le Murate, sala Wanda Pasquini 17:30-20:00

Gli interventi si sono focalizzati intorno a tre principali macro-tematiche, su cui il 6 marzo i partecipanti hanno lavorato, suddivisi in tre tavoli.
Gli argomenti trattati dai 3 tavoli derivano da quanto emerso nell’analisi SWOT, nello specifico:

  1. relazione orizzontale e relazione con le istituzioni;
  2. strategie e progetti;
  3. intergenerazionalità e forme di partecipazione.

Di seguito i punti da massimizzare: valori, profitto come mezzo, radicamento, alta capacità educativa,
quantità di soggetti, diversità, ascolto attivo e propositivo, presenza di un regolamento dei beni comuni, alternativa al turismo “mordi e fuggi”, protagonismo nella trasformazione della città. Quelli da minimizzare: precarietà, scarsa visibilità, individualismo, burocrazia.
 

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