Le regole da seguire durante gli interventi in edilizia
Secondo alcuni studi la popolazione europea delle rondini sarebbe fortemente diminuita, circa il 20% negli ultimi 20 anni. Le cause sono molteplici, tra le più importanti l'eliminazione delle siepi dei fossi e dei prati naturali che fornivano terreno di caccia, l’uso massiccio di pesticidi nell’agricoltura intensiva che elimina gli insetti di cui le rondini si nutrono, la carenza di siti di riproduzione. Assistiamo inoltre ad un progressivo e incessante spostamento della popolazione verso i centri urbani, per le città diventano quindi determinanti le scelte di programmazione e gestione degli aspetti di relazione con la natura. Rondini, rondoni e balestrucci sono uccelli migratori insettivori da e per l’Africa che tornano nelle nostre zone in primavera per nidificare e procreare.
Nell’ambito della tutela di questi volatili sono stati adottati a vari livelli alcuni provvedimenti legislativi per la loro salvaguardia:
- la direttiva CEE n. 409/79 recepita dalla L. n. 15/92 sulla protezione della fauna selvatica che vietano l’uccisione, il danneggiamento e la distruzione dei nidi anche in periodo di assenza di nidificazione;
- l’art. 79 della legge regionale Toscana che vieta espressamente il deterioramento e la distruzione dei siti di riproduzione o di riposo e la raccolta e la distruzione delle uova e dei nidi;
- l’ordinanza n°345 del 2009 del Comune di Firenze che vieta la distruzione dei nidi e obbliga alla compensazione con nidi artificiali sostitutivi.
E’ importante essere consapevoli che anche gli edifici sia in ambiente urbano che non urbano, scelti come habitat da numerose specie animali, svolgono una funzione fondamentale nella salvaguardia della biodiversità. Per gli uccelli, dopo millenni di adattamento, le città sono un luogo dove trovare siti idonei per costruire il nido e abbondanza di cibo, oltrechè sicurezza per l’assenza di caccia e temperature più gradevoli in inverno. Risulta quindi di fondamentale importanza adottare un percorso di tutela che, attraverso l’informazione e la conoscenza da una parte, e l’adozione di strumenti amministrativi dall’altra, metta in campo preventivamente tutte le azioni utili a preservare questi volatili anche durante i lavori di ristrutturazione degli edifici.
La sfida per la loro conservazione consiste nella collaborazione tra chi si occupa di conservazione della biodiversità e chi si occupa di progettazione e manutenzione degli edifici e tutela del patrimonio artistico. Gli interventi edilizi possono essere compatibili con le esigenze ecologiche di queste specie e contemporaneamente possono essere utili anche per la sopravvivenza di altre specie di uccelli, chirotteri, gechi.