Patto dei Sindaci

Il Patto dei Sindaci è il principale movimento di contesto europeo rivolto alle amministrazioni locali che, aderendo su base volontaria, si impegnano ad aumentare l’efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili sul territorio. Sottoscrivendo il Patto, i firmatari mirano a garantire e superare l’obiettivo dell’Unione Europea di ridurre le emissione di CO2 del 20% entro il 2020.
La Commissione Europea sostiene gli sforzi compiuti dagli enti locali nell’attuazione delle politiche energetiche sostenibili e ha lanciato il Patto dei Sindaci per sostenere e coinvolgere le autorità locali e regionali nella lotta contro il cambiamento climatico

Il Patto dei Sindaci è stato lanciato nel 2008 in Europa con l’ambizione di riunire i governi locali impegnati su base volontaria a raggiungere e superare gli obiettivi comunitari sull’energia: l’iniziativa ha non solo introdotto per la prima volta un approccio di tipo bottom-up per fronteggiare l’azione climatica ed energetica, ma è andata velocemente ben oltre le aspettative. Nel 2015 il Patto dei Sindaci è stato riunito con un progetto gemello nato l'anno prima, il Mayors Adapt (a cui il comune di Firenze ha subito aderito): è nato quindi il Patto dei Sindaci per l’energia ed il clima, essendo il cambiamento climatico una delle sfide globali della nostra epoca, che prevede l’impegno per il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del 40% delle emissioni e di rafforzamento della resilienza al cambiamento climatico al 2040. Nel 2016 il Patto dei Sindaci viene unito al Compact of Mayors (a cui il Comune partecipa dal 2015), diventando un movimento globale in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Il Comune di Firenze ha aderito al Patto dei Sindaci nel 2010 e al nuovo Patto dei Sindaci sull’Energia ed il Clima nel 2017.

I governi locali svolgono un ruolo fondamentale nel mitigare gli effetti del cambiamento climatico, tanto più se si considera che l'80% del consumo energetico ed emissioni di CO2 è associata ad attività urbane.
I capi di stato e di governo hanno fissato una serie di obiettivi ambiziosi di clima ed energia da raggiungere entro il 2020, noto come "20-20-20" ovvero ridurre le emissioni di gas serra dell'UE di almeno il 20% rispetto al 1990, ottenere che il 20% del consumo di energia dell'UE provenga da fonti rinnovabili e ridurre del 20% il consumo di energia primaria rispetto ai livelli previsti, da realizzarsi attraverso il miglioramento dell'efficienza energetica.

Aderendo al Patto dei Sindaci nel 2010, il Comune di Firenze si unisce agli altri governi locali per il raggiungimento dell’obiettivo di diminuzione di emissione di CO2 di almeno il 20% entro il 2020 sul proprio territorio e si impegna a tradurre il proprio impegno politico in misure e progetti concreti, attraverso l’inventario delle emissioni (BEI: Baseline Emission Inventory) sulla cui base viene redatto il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), approvato nel 2011.
Con il PAES, il Comune di Firenze si è posto l’obiettivo di raggiungere almeno il 21,5% di riduzione di emissioni di CO2 al 2020 grazie alle 28 azioni programmate.
Nel 2017 Firenze ha anche aderito al nuovo Patto dei Sindaci per l’energia ed il clima per il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del 40% delle emissioni e di rafforzamento della resilienza al cambiamento climatico al 2040 presentato un Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (PAESC) in cui sono delineate le azioni principali che essi intendono avviare, che integra quindi le azioni di mitigazione con quelle di adattamento ampliando il PAES sia in termini temporali che di ricaduta ed ambito. Il Comune di Firenze deve presentare il PAESC entro giugno 2020 e sta attualmente redigendolo grazie anche al supporto del progetto europeo CoME EASY 

L’Inventario delle Emissioni è lo strumento che quantifica la quantità di CO2 emesse a causa del consumo di energia nel territorio di competenza entro un determinato periodo (per Firenze la rilevazione è stata fissata al 2005).
Questo permette di identificare le principali fonti di emissioni di CO2 e le loro rispettive potenzialità di riduzione e presentare un piano d’azione per l’energia sostenibile (sustainable energy action plan SEAP).
Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES o SEAP) è il documento chiave con cui si delinea in che modo raggiungere l'obiettivo di riduzione di CO2 entro il 2020 e si definiscono attività, tempi e responsabilità, illustrando le azioni chiave che si intendono intraprendere e il loro impatto in termine di costi, attori, localizzazione, risorse, obiettivi di risparmio energetico, investimento e arco temporale d’azione.

La costruzione del Piano è un processo partecipato che combina vari fattori e si basa sulla visione strategica della città di Firenze: l'obiettivo può essere raggiunto solo se viene attuato, oltre che dall’amministrazione comunale, anche dagli attori locali e dai cittadini, e deve quindi essere un obiettivo comune e condiviso, esteso su tutto il territorio e in tutti i settori.

Il Comune di Firenze si è posto l’obiettivo di ridurre di almeno il 21,5 le emissioni di CO2 nel territorio al 2020. Per garantire il raggiungimento dell’obiettivo nei tempie  percentuali programmate, è previsto un monitoraggio biennale dopo l’approvazione del Piano: è così possibile verificare l’allineamento ed eventualmente rivedere le azioni, sulle base degli impatti reali.
A seguito dell’ultimo monitoraggio, l’obiettivo che l’Amministrazione si è posta risulta essere stato raggiunto e superato: la percentuale aggregata assestata è infatti pari al 35,3%

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