Vasta area verde di oltre 50.000 mq circostante l’omonima villa
Il Parco di Rusciano è situato in posizione collinare, esattamente sul Poggio di Rusciano, e vi si può accedere da via di Ripoli dal civico 72 e da via Benedetto Fortini dal civico 37.
Il Parco si divide in tre tipologie di aree ognuna delle quali presenta caratteristiche diverse: il giardino della villa, il parco secolare e la zona coltivata ad olivi e frutteti. Il giardino, posto a sud rispetto all’ingresso principale della villa, era un esempio di giardino “all’italiana” e costituiva la parte più adorna del complesso vista la presenza di una vasca, di panchine in pietra lavorata e di piante di pregio quali Jubaea chilensis ed esemplari di Magnolia intorno ad un vecchio Cedro del Libano. A completamento del giardino vi erano del serre e la limonaia.
Il parco è coperto da una fitta vegetazione arborea di varie specie quali: Quercus ilex, Cupresus sempervirens, poste nelle parti più declivi e da superfici pianeggianti tenute a prato e delimitate da specie cespugliose (alloro, viburno, ecc.) il tutto collegato da vialetti, che non solo consentono di passeggiare in un clima di relax o svolgere attività fisica all’aria aperta, ma danno anche la possibilità di conoscere specie indigene che caratterizzano i paesaggi naturali fiorentini e specie esotiche naturalizzate, tra cui spiccano alcuni esemplari secolari di Cedrus libani e la Palma del Cile (Jubaea chilensis). Quest’ultima alta circa 15 metri e con una circonferenza di circa 3,50 metri, è inserita tra i monumenti di alto pregio naturalistico e storico dalla LRT 60/1998.
Il parco è anche un punto di osservazione privilegiato per godere di stupende viste su Firenze, tant’è che sul finire del secolo scorso fu realizzato un belvedere raggiungibile seguendo un percorso che dal piazzale antistante la villa si snoda lateralmente al parco secolare.
Recentemente nel parco è stata realizzata un’area cani e sono state installate nuove attrezzature ginniche (percorso vita).
Il nome Rusciano proviene dal latino 'roscius' da cui è derivato il toponimo 'praedium ruscianum' cioè podere di Rusciano, che indica probabilmente un insediamento di coloni in seguito alla centuriazione romana dell'agro fiorentino.
La datazione della villa si perde nei primi anni mille, il terreno passò di possesso in possesso tra vari signori fiorentini e non solo, per approdare nel 1450 circa a Luca Pitti che trasformò la casa di campagna in villa. Pochi decenni dopo, a seguito della fallita congiura contro Piero de' Medici, fu costretto a vendere il complesso a Lorenzo de' Medici.
La villa passò di mano in mano alla nobiltà dell'epoca e fu utilizzata nei più svariati modi: da alloggiamento militare di truppe spagnole in occasione dell'assedio a Firenze del 1529, fino a divenire un lazzaretto in occasione della pestilenza che colpì Firenze nel 1630.
La villa con i suoi poderi continua a cambiare proprietari da Alessandro Capponi alla Marchesa Camilla Torrigiani fino ad arrivare nel 1863 alla famiglia Fenzi e, nel 1869 con regio decreto, a seguito del piano regolatore steso dall'architetto Giuseppe Poggi, fu accorpata al Comune di Firenze per dare spazio alle accresciute esigenze della città in veste di capitale d'Italia.
Nel 1892 la proprietà diventa del Barone Ferdinand Von Stumm e nel 1898 vi fu ospitato l'imperatore Federico di Germania.
Durante la prima guerra mondiale la proprietà fu confiscata dal demanio perché di proprietà di suddito di stato nemico e adibita a ospedale militare. Dal 1918 al 1926 la villa venne acquistata dall'Opera Nazionale combattenti in favore dell'allora asilo Vittorio Veneto per orfani di guerra. In seguito fu sede anche di scuola professionale con allestimento di officine di elettrotecnica, meccanica, falegnameria e scuola di giardinaggio e orticultura. Nell'ultimo periodo è stata sede del Liceo Gobetti e il parco destinato ad uso cittadino. Fino ad arrivare ai giorni d'oggi, in cui la villa ospita gli uffici della Direzione Ambiente e il parco è destinato ad uso pubblico gestito dal Consiglio di Quartiere 3.
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